domenica 28 febbraio 2010

L'anello del pescatore

L'anello del pescatore, Jean Raspail, CasadeiLibri 2009 euro 16

A distanza di 11 anni dall'uscita del Il campo dei santi (Cavallo Alato edizioni di Ar) ritorna in Italia Jean Raspail, con L'anello del pescatore.

Siamo nel 1994 lontani dalla morte di Giovanni Paolo II e la proclamazione di Papa Benedetto XVI, e molti anni prima della pubblicazione de “Il codice Da Vinci” di Dan Brown, che ha costruito i suoi romanzi sulla “grande menzogna” su cui si fonderebbe la Chiesa Cattolica.

Raspail, profondo conoscitore dei fatti storici del Grande Sisma d'Occidente, scrive un romanzo, riportando ai giorni nostri una disputa che ha diviso la Chiesa per quasi quarant'anni, conclusa con la deposizione di Benedetto XIII, ultimo degli antipapi di Avignone.

L'ultimo successore di questa discendenza papale scomunicata dalla Chiesa, un mendicante, che si fa chiamare Benedetto, parte da Rodez, al sud della Francia, deciso a raggiungere Roma per rivelare la sua profezia al Papa, morire accanto la tomba di Pietro e mettere definitivamente fine allo Scisma.


Raspail costruisce un libro affascinante, che travalica i generi letterari, e trasporta il lettore avanti e indietro nel tempo senza mai perdere il bandolo della matassa. Dietro alla storia ufficiale della Chiesa, Raspail ne racconta una parallela, che sembra altrettanto verosimile, sostenuta da una grande documentazione storica e una scrittura carica di ritmo, e varietà linguistica che insinua il dubbio capitolo dopo capitolo.

mercoledì 17 febbraio 2010

Joumana Haddad «Quando ho scoperto la storia di Lilith sono tornati tutti i conti della mia vita»

Liberazione, sabato 13 settembre 2008
Joumana Haddad «Quando ho scoperto la storia di Lilith sono tornati tutti i conti della mia vita»
Intervista
«La sua poesia, attraverso una parola tentacolare, spesso riesce a dar voce a una donna forte e sontuosa», così lo scrittore marocchino Tahar Ben Jallun ha recentemente descritto l’opera di Joumana Haddad, poeta libanese. Questa estate, mentre leggeva all’Isola Tiberina (in un italiano perfetto) la sua composizione dedicata alla biblica Lilith, nell’ambito del festival internazionale di letteratura “Mediterranea”, Joumana sembrava aver dato non solo voce ma corpo e sostanza a una «donna forte e sontuosa».

Liberazione 13.9