mercoledì 31 agosto 2016

Dio odia le donne

Quando si tratta di discriminare la donna, le principali religioni monoteiste sono tutte d'accordo. Ogni donna sarà etichettata come figlia di Maria o figlia di Eva: la donna è l'origine del peccato, la tentatrice che seduce e porta alla perdizione. E allora la religione, alibi del patriarcato, serve per opprimere e sconfiggere, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio; e allora serve un dio maschio, un figlio di dio maschio, un profeta maschio, sacerdoti maschi. Norme, tradizioni e costumi hanno l'unico scopo di perpetuare il controllo sociale sulla donna, spesso grazie alla sua pia connivenza, ancora più spesso attraverso l'assuefazione alla violenza. Giuliana Sgrena svela e denuncia tutte le forme di questo odio nei confronti delle donne. Da fenomeni estremi come l'infibulazione "faraonica " e lo stupro di guerra, che se ripetuto per dieci volte fa sì che la donna sia finalmente convertita, a tragedie quotidiane come il femminicidio, versione contemporanea ma non meno cruenta del delitto d'onore, con cui il maschio rivendica il possesso della moglie, figlia, sorella, il diritto di deciderne la vita o la morte. Ma esistono anche prevaricazioni più sottili e subdole, come l'ideale di purezza e verginità, che condiziona le donne nelle scelte di vita, nel ruolo sociale, perfino nell'abbigliamento. Giuliana Sgrena risale alla radice stessa della sottomissione femminile, mostrando quanto ancora oggi la legge della religione riproduca la la subalternità della donna al "primo sesso".

lunedì 14 marzo 2016

presentazione Padova Meravigliosa, storie quotidiane della città euganea

Padova, mercoledì 16 marzo ore 18,00, libreria Feltrinelli via San Francesco, incontro con l'autore sul volume "Padova Meravigliosa, storie quotidiane della città euganea", EDS editore.

"Patavium, Padoa, Paoa, Padova, una città e un territorio dalla Storia tanto antica da affondare le radici in miti affascinanti: da quello dei misteriosi Euganei al più recente del troiano Antenore. Una città orgogliosa al punto da vantarsi d'essere nata prima di Roma, di possedere un'università preceduta, nel tempo, solo da Bologna, di aver pensato di potersi opporre a Venezia per l'egemonia sulla regione (...) Il risultato è il ritratto di una comunità dalle molte sfacciature, fatta di donne e di uomini sempre vitali, curiosi e in moto perpetuo da un punto all'altro di un orizzonte mai chiuso, ma anche inesorabilmente attratti dal loro punto di partenza: Padova stessa."