domenica 23 giugno 2013

Oswald Spengler - Eraclito

Oswald Spengler - Eraclito

venerdì 7 giugno 2013

La madre dei Caravaggio è sempre incinta

La madre dei Caravaggio è sempre incinta 5 luglio 2012, ore 17.35: l'Ansa batte, in esclusiva mondiale, una notizia clamorosa: "Caravaggio, trovati 100 disegni mai visti". Peccato che i disegni fossero ben noti, e soprattutto peccato che non siano di Caravaggio. Ma questa è solo l'ultima di una serie di 'bufale' storico-artistiche sempre più improbabili: il 'Caravaggio' del Sole 24 ore, la 'vera' Visione di Ezechiele di Raffaello, l'Autoritratto 'di Bernini', il 'Guercino' esposto a Castel Sant'Angelo e la seconda Gioconda del Prado. E, naturalmente, il Cristo 'di Michelangelo' comprato da Sandro Bondi: per non parlare delle ossa di Caravaggio o di Monna Lisa, o della caccia alla Battaglia di Anghiari. Ma perché la storia dell'arte si è trasformata in un incredibile 'bufalificio'? Quanto pesa il modello dell'arte contemporanea? Quali sono le responsabilità dei media, e quali quelle degli storici dell'arte? Qual è il nesso con l'industria delle mostre? E l'attribuzione è una pratica magica, o uno strumento scientifico? E soprattutto: come può, un lettore, difendersi da questo bombardamento? A queste e a molte altre domande risponde il pamphlet di Tomaso Montanari. "Ogni lancio di agenzia, articolo di giornale o servizio televisivo che contribuisca a propalare la bufala figurativa di turno non solo comunica il falso e promuove l'eradicamento del senso critico, ma toglie spazio a un discorso sulla storia dell'arte che possa educare al patrimonio diffuso, denunciarne lo stato rovinoso, promuoverne la conoscenza".

Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l'arte e la storia delle città italiane

Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l'arte e la storia delle città italiane sul libro: Perché il valore civico dei monumenti è stato negato in favore del loro potenziale turistico, e quindi economico? Perché la "valorizzazione" del patrimonio culturale ci ha indotti a trasformare le nostre città storiche in "luna park" gestiti da avidi usufruttuari? Lo storico dell'arte Tomaso Montanari ci accompagna in una visita critica del nostro paese: dallo showroom Venezia, a una Roma dove si delira di piste da sci nel Circo Massimo, a una Firenze dove si affittano gli Uffizi per sfilate di moda e si traforano gli affreschi di Vasari alla ricerca di un Leonardo inesistente, a una Napoli dove si progettano megaeventi mentre le chiese crollano e le biblioteche vengono razziate, all'Aquila che giace ancora in rovina mentre i cittadini sono deportati nelle new town, scopriamo che l'idea di comunità è stata corrotta da una nuova politica che ci vuole non cittadini partecipi, ma consumatori passivi. "Le pietre e il popolo" non è solo un durissimo pamphlet contro la retorica del Bello che copre lo sfruttamento delle città d'arte, ma è un manuale di resistenza capace di ricordarci che la funzione civile del patrimonio storico e artistico è uno dei principi fondanti della nostra democrazia, e che l'Italia può risorgere solo se si pensa come una "Repubblica basata sul lavoro e sulla conoscenza".