Corrado Pallenberg
LE FINANZE DEL VATICANO
Palazzi editore, Milano, 1969
Le finanze del Vaticano e la storia di una delle più grandi potenze finanziarie del mondo, sui cui capitali ed investimenti la Santa Sede cerca di mantenere un ostinato quanto inspiegabile segreto.
Dopo aver tracciato una succinta storia dei beni della Chiesa cattolica e della evoluzione della sua dottrina rispetto alla proprietà privata, all'economia liberale, al capitalismo, al socialismo e ai problemi del Terzo Mondo, il libro di Corrado Pallenberg si sforza di penetrare questo segreto: di giungere ad una valutazione quanto più possibile obiettiva e documentata sia della fonte dei proventi della Santa Sede sia delle enormi spese che essa deve sostenere per svolgere la sua bimillenaria missione.
Vi si trovano i nomi delle principali società e banche italiane ed estere in cui il Vaticano ha investito i suoi capitali o con cui mantiene relazioni di affari, oltre a quelli degli ecclesiastici e dei laici che manovrano le leve finanziarie di questo vasto impero.
Tra i protagonisti di questa storia, in gran parte inedita, appaiono i tre Principi Pacelli, nipoti di Pio XII, l'architetto pontificio Conte Galeazzi, i Marchesi Sacchetti padre e figlio, e molti altri nomi dell'Aristocrazia Nera e della grande finanza italiana. Tra gli stranieri: i Rothschild di Francia ed il Ministro del Tesoro del Presidente Nixon, David Kennedy.
Ricco di aneddoti e di curiosi dettagli (quanto guadagnano al mese un Cardinale e una Guardia Svizzera; in quale banca il Papa tiene il suo conto corrente; le singolari, sorprendenti attività di alcune società in cui il Vaticano ha investito i suoi capitali; o quanto rende la vendita dei francobolli vaticani) questo libro rappresenta il primo documentato rapporto su un argomento così attuale e scottante.
Dal risvolto di Copertina
LE FINANZE DEL VATICANO
Palazzi editore, Milano, 1969
Le finanze del Vaticano e la storia di una delle più grandi potenze finanziarie del mondo, sui cui capitali ed investimenti la Santa Sede cerca di mantenere un ostinato quanto inspiegabile segreto.
Dopo aver tracciato una succinta storia dei beni della Chiesa cattolica e della evoluzione della sua dottrina rispetto alla proprietà privata, all'economia liberale, al capitalismo, al socialismo e ai problemi del Terzo Mondo, il libro di Corrado Pallenberg si sforza di penetrare questo segreto: di giungere ad una valutazione quanto più possibile obiettiva e documentata sia della fonte dei proventi della Santa Sede sia delle enormi spese che essa deve sostenere per svolgere la sua bimillenaria missione.
Vi si trovano i nomi delle principali società e banche italiane ed estere in cui il Vaticano ha investito i suoi capitali o con cui mantiene relazioni di affari, oltre a quelli degli ecclesiastici e dei laici che manovrano le leve finanziarie di questo vasto impero.
Tra i protagonisti di questa storia, in gran parte inedita, appaiono i tre Principi Pacelli, nipoti di Pio XII, l'architetto pontificio Conte Galeazzi, i Marchesi Sacchetti padre e figlio, e molti altri nomi dell'Aristocrazia Nera e della grande finanza italiana. Tra gli stranieri: i Rothschild di Francia ed il Ministro del Tesoro del Presidente Nixon, David Kennedy.
Ricco di aneddoti e di curiosi dettagli (quanto guadagnano al mese un Cardinale e una Guardia Svizzera; in quale banca il Papa tiene il suo conto corrente; le singolari, sorprendenti attività di alcune società in cui il Vaticano ha investito i suoi capitali; o quanto rende la vendita dei francobolli vaticani) questo libro rappresenta il primo documentato rapporto su un argomento così attuale e scottante.
Dal risvolto di Copertina