MANCINI LOREDANA
Il rovinoso incanto, Storie di Sirene antiche
Collana "Antropologia del mondo antico"
pp. 320,2005, con illustrazioni
Erede della donna-uccello dei Greci, la “femme fatale” dalla coda di pesce che chiamiamo Sirena porta un nome antico, ma abbastanza duttile da evocare due aspetti della modernità molto distanti tra loro: la sessualità trasgressiva al femminile e il suono lacerante che percorre quotidianamente le strade delle nostre città. Uno sdoppiamento, almeno all'apparenza, già operante nelle vicende culturali della Sirena antica: come si sposa, infatti, la soave cantatrice che insidia la navigazione di Odisseo con il ben poco avvenente uccello dal volto di donna che popola i monumenti figurati greci? La Sirena che, nella scultura funeraria, ha la funzione di esprimere il lutto è la stessa che, nelle cerimonie connesse alla pubertà, accompagna metaforicamente le fanciulle? E cosa ci fa una Sirena, comunemente associata al mare, nelle più impervie regioni interne della Grecia o lungo il corso del lontano Indo? Attingendo a una nutrita serie di testimonianze letterarie e figurative l'autrice si interroga sulla funzione che la Sirena rivestiva nella cultura antica, dal mito al folclore, dal rituale alla riflessione filosofica. E nel seguirne le trasformazioni di significato ne identifica una connotazione di base: il fascino e il pericolo che gli antichi associavano ad un canto che fluisce senza controllo e ad un esercizio senza freni della femminilità.
Loredana Mancini è dottore di ricerca in Antropologia del Mondo Antico presso l'Università di Siena. Si occupa di iconografia dell'arte antica e di storia dell'archeologia
Il rovinoso incanto, Storie di Sirene antiche
Collana "Antropologia del mondo antico"
pp. 320,2005, con illustrazioni
Erede della donna-uccello dei Greci, la “femme fatale” dalla coda di pesce che chiamiamo Sirena porta un nome antico, ma abbastanza duttile da evocare due aspetti della modernità molto distanti tra loro: la sessualità trasgressiva al femminile e il suono lacerante che percorre quotidianamente le strade delle nostre città. Uno sdoppiamento, almeno all'apparenza, già operante nelle vicende culturali della Sirena antica: come si sposa, infatti, la soave cantatrice che insidia la navigazione di Odisseo con il ben poco avvenente uccello dal volto di donna che popola i monumenti figurati greci? La Sirena che, nella scultura funeraria, ha la funzione di esprimere il lutto è la stessa che, nelle cerimonie connesse alla pubertà, accompagna metaforicamente le fanciulle? E cosa ci fa una Sirena, comunemente associata al mare, nelle più impervie regioni interne della Grecia o lungo il corso del lontano Indo? Attingendo a una nutrita serie di testimonianze letterarie e figurative l'autrice si interroga sulla funzione che la Sirena rivestiva nella cultura antica, dal mito al folclore, dal rituale alla riflessione filosofica. E nel seguirne le trasformazioni di significato ne identifica una connotazione di base: il fascino e il pericolo che gli antichi associavano ad un canto che fluisce senza controllo e ad un esercizio senza freni della femminilità.
Loredana Mancini è dottore di ricerca in Antropologia del Mondo Antico presso l'Università di Siena. Si occupa di iconografia dell'arte antica e di storia dell'archeologia