Friedrich Nietzsche
L’anticristiano. Imprecazione sul cristianesimo
A cura di Anna K. Valerio e Franco G. Freda. Collezione: ‘Alter Ego’. Edizioni di Ar. Euro 19,00. (Testo in lingua tedesca a fronte).
Il cristianesimo contro cui Nietzsche ‘impreca’, dalle pagine di questo straordinario testo del 1888, compendia tutte le caratteristiche del mondo moderno. Il suo insorgere mediante la predicazione evangelica, «la madre di tutte le rivoluzioni», rappresentò il momento storico in cui la regressione cominciò ad accellerare. Lungi, dunque, dall’essere il pamphlet di un risentito, dettato dall’imminenza delle tremenda follia, L’anticristiano è il libro per eccellenza filosofico - composto dall’«ultimo grande filosofo europeo» -, che nasce dall’intima necessità di trovare la definizione per il paesaggio décadent, di comprenderne la natura radicale, la genitura profonda. Tutto ciò, al fine di riuscire ad immaginare, per contrasto, il cosmo che porti il segno opposto. Senza liberare l’atmosfera circostante dalla caligine cristiana, era impossibile, per Nietzsche, pervenire a quall’intreccio di serenità e sobrietà e severità - l’«economia del grande stile» - che, innestato sull’indole dell’uomo di genio, consente il dispiegarsi di una vera liturgia del sapere, e si pone, in questa opera capitale, quale terminus ad quem della pratica filosofica (dal risvolto di copertina).
L’anticristiano. Imprecazione sul cristianesimo
A cura di Anna K. Valerio e Franco G. Freda. Collezione: ‘Alter Ego’. Edizioni di Ar. Euro 19,00. (Testo in lingua tedesca a fronte).
Il cristianesimo contro cui Nietzsche ‘impreca’, dalle pagine di questo straordinario testo del 1888, compendia tutte le caratteristiche del mondo moderno. Il suo insorgere mediante la predicazione evangelica, «la madre di tutte le rivoluzioni», rappresentò il momento storico in cui la regressione cominciò ad accellerare. Lungi, dunque, dall’essere il pamphlet di un risentito, dettato dall’imminenza delle tremenda follia, L’anticristiano è il libro per eccellenza filosofico - composto dall’«ultimo grande filosofo europeo» -, che nasce dall’intima necessità di trovare la definizione per il paesaggio décadent, di comprenderne la natura radicale, la genitura profonda. Tutto ciò, al fine di riuscire ad immaginare, per contrasto, il cosmo che porti il segno opposto. Senza liberare l’atmosfera circostante dalla caligine cristiana, era impossibile, per Nietzsche, pervenire a quall’intreccio di serenità e sobrietà e severità - l’«economia del grande stile» - che, innestato sull’indole dell’uomo di genio, consente il dispiegarsi di una vera liturgia del sapere, e si pone, in questa opera capitale, quale terminus ad quem della pratica filosofica (dal risvolto di copertina).