domenica 27 gennaio 2008

Giuliano. Ultimo degli imperatori pagani

Polymnia Athanassiadi
Giuliano. Ultimo degli imperatori pagani
Ecig, 1994

Note di Copertina

Dalla "strage dei Flavi" (Gibbon), cui scampò per la giovane età, passando per esili e detenzioni, pericoli e dissimulazioni, Giuliano arrivò al potere con la rabbia dei suoi veterani Celti, traditi dalla malafede dell'imperatore Costanzo - e fu subito Ellenismo. L'"Apostata", come fu chiamato con cieco spregio dagli autori cristiani, restaurò l'antico e tollerante culto politeista: ultimo degli imperatori "pagani", fu anche l'ultimo a proclamare e difendere dalla tribuna augusta l'autonomia e la coerenza dei valori della civiltà greco-romana. Polymnia Athanassiadi, in questa "biografia intellettuale", ripercorre con sagacia e passione i turbamenti morali e la ricerca filosofica di una delle figure più controverse della storia romana e - perché no? - della nostra civiltà. La formazione intellettuale, le crudeltà cui fu esposto, il tentativo, vano e estremo, di riportare in auge e rinverdire una tradizione che era ancora quella dei più, fanno di Giuliano un personaggio emblematico, posto al crepuscolo di una civiltà che vedeva la sua cultura sempre più risucchiata e mistificata da una religione esogena, ormai pervenuta al cuore del potere: questo libro, importante e dibattuto, ci fa rivivere nel travaglio di un uomo di spicco l'agonia di un mondo assai meno "languido, dissoluto e decadente" di quanto così spesso si voglia farlo apparire.

Il presente Julian, scritto durante un soggiorno accademico a Oxford e ormai giunto alla seconda edizione inglese, è un momento fondamentale della ricerca che l'autrice svolge nel campo della storia delle mentalità ellenica ed ellenistica.

Indice - Sommario

Prefazione
Abbreviazioni
Introduzione: Ellenismo: unità o diversità
I giardini di Alcinoo
Miles Mithrae
lulianus Augustus
Paideía
Re, sacerdote e filosofo
Verso la campagna di Persia
Epilogo
Note
Bibliografia
Indice analitico



Prefazione / Introduzione

Questo libro tenta di ripercorrere le tappe principali dell'evoluzione emotiva, intellettuale e spirituale di Giuliano, a partire dalla nascita, nel 331 d.C. a Costantinopoli, fino alla morte, avvenuta trentadue anni più tardi nelle paludi della Mesopotamia. Inserito in un'ecumene complessa, variegata e in costante mutamento, Giuliano emerge come un personaggio inquieto, perennemente assillato dai più diversi problemi filosofici e politici. Nell'accostarmi a lui ho tentato di cogliere le tensioni e i conflitti prodotti nel suo animo dalla vita esteriore e dalla crescita inferiore. Così ho finito per occuparmi più delle sue intime motivazioni che delle sue gesta, per cui talune sue imprese, in particolare in campo militare, che in una biografia convenzionale avrebbero giocato un ruolo di primo piano, vengono toccate solo marginalmente. In questo viaggio avventuroso nei meandri dell'evoluzione spirituale di Giuliano, mi sono talvolta sentita guidare da una sorta di filo d'Arianna, quasi dipanato da lui stesso; in più d'una occasione ho dovuto tornare sui miei passi, ogni qualvolta l'eccessiva intimità con le sue idee rischiava di impedirmi di comprenderne l'effettivo significato. Per evitare tale pericolo, mi sono servita in modo sistematico delle testimonianze dei suoi contemporanei. Nell'accostarmi alle opere di Ammiano Marcellino, Mamertino, Libanio, Imerio e Gregorio di Nazianzos, come anche di Eunapio, Zosimo, Socrate e Sozomeno, ho tenuto presente la mentalità, l'impronta professionale, le idiosincrasie e le idee di ciascuno. Ancora prima che la sua giovane vita avesse termine, Giuliano era divenuto una figura leggendaria e tutti gli autori citati contribuirono alla creazione del suo mito. Scrivendo questo libro, ho capito quanto sia difficile per lo storico non prestare ascolto al suggestivo richiamo della leggenda. Non potendo eludere il problema, ho cercato quanto meno di evidenziare i tratti del Giuliano "reale" maggiormente responsabili della nascita del suo mito nella cultura di Bisanzio.
(Polymnia Athanassiadi)