Jean Baudrillard
All’ombra delle maggioranze silenziose
Ovvero la more del sociale
Cappelli editore, Bologna, 1985
Da pagina 7
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Tutto l’ammasso caotico del sociale ruota attorno a questo referente
spugnoso, a questa realtà opaca e traslucida a un tempo, a questo nulla: le
masse Sfera di cristallo delle statistiche, le masse sono “traversate da
correnti e da flussi” proprio come la materia e gli elementi naturali. O almeno
è così che ce le rappresentano. Esse possono essere “magnetizzate” ,
il sociale le avvolge come un’elettricità statica, ma il più
delle volte fanno appunto « massa », cioè assorbono tutta l’elettticità del
sociale e del politico e la neutralizzano trattenendola. Non sono buone
conduttrici né del politico nè del sociale e neppure buone conduttrici del senso in genere. Tutto le attraversa, tutto le calamita, ma tutto vi si
diluisce senza lasciare traccia. E l’appello alle masse, in definitiva, non ha
mai avuto risposta. Esse non irraggiano, al contrario assorbono tutto quanto si
irraggia dalle costellazioni periferiche dello Stato, della Storia, della
Cultura, del Senso. Sono l’inerzia, la potenza dell’inerzia, la potenza del
neutro.
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