Travaglio
Robusto atleta con sudori, e stenti
Nel foco, in terra, e in mar fissa la mano ;
Or vicino tel vedi, ed or lontano
Tra mille diversissimi strumenti.
Or la penna, or l’aratro, ed ora a venti
Dispiega i lini, e par, che il credi insano,
Al mare, al fiume, al bosco, al monte, al piano
Non tragge mai da suoi sudor contenti.
Rapido a questo, e a quel par che s’appiglia,
Par che di tutto prende ei sol governo
Ratto così che fa inarcar le ciglia.
Il nemico comune in esso io scerno,
E se saper chi fia genio consiglia :
Esso è il Travaglio all’nom compagno eterno.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841