Da Tempi Nuovi, edizione italiana, marzo 1984, pagina 11
Barbarie ecologica Usa contro il Vietnam
Boschi sempreverdi, una volta rigogliosi, dei quali sono rimasti solo
tronchi nudi e deformi. Terreni, così ubertosi, ora incoltivabili, Bambini che
nascono con deformazioni genetiche.. Queste le conseguenze della guerra
chimica, barbara, condotta per 10 anni dagli USA contro Il Vietnam. Per la
prima volta nella storia delle guerre vennero sterminati — con cinica costanza
— non solo uomini, ma anche l’ambiente: aree agricole, boschi, la giungla.
Anche oggi è difficile fornire dati completi sulle proporzioni dei danni
arrecati dagli USA alla salute della popolazione e all’ambiente del Vietnam.
Le truppe USA hanno rovesciato sulla terra del Vietnam oltre 90 mila
tonnellate di erbicidi e di defolianti. Queste sostanze — quando sono
utilizzate nell’agricoltura in quantità rigorosamente dosate e controllate —
portano vantaggi all’uomo. Ma, impiegate in quantità enormi, hanno minato
l’intero sistema rurale della sussistenza” dei vietnamiti, è scritto nel
documento finale del simposio scientifica internazionale, svoltosi un anno fa
nella città Ho Chi Minh (Vietnam), Noti ecologi e medici degli USA,
inghilterra, URSS, Vietnam e di altri paesi hanno discusso a questo incontro i
risultati preliminari dello studia delle conseguenze della guerra chimica
condotta dagli USA nel sud del Vietnam.
Non è stata una scoperta inaspettata, questa, Già nel 1966, nel pieno della
guerra chimica USA nel Vietnam, 5 mila studiosi americani — tra cui 17 laureati
del premio Nobel e 127 membri dell’Accademia delle scienze newyorkese — hanno
protestato contro l’impiego delle tossine, rilevando il fatto che gli
aggressivi chimici sono molto nocivi per la salute della popolazione e per
l’ambiente. Alla conferenze svoltasi nel 1970 ad Orsay (nei pressi di Parigi)
gli scienziati hanno riconfermato che le sostanze tossiche impiegate nel
Vietnam avevano esercitato ed eserciteranno in futuro un influsso micidiale su
tutte le forme della vita, il loro effetto orribile si ripercuoterà sulla
salute delle future generazioni. Lo hanno ammesso a suo tempo anche alcuni
politici degli USA. Il senatore Nelson ha detto nell’agosto ‘70 al Congresso
degli USA che, ovviamente, gli USA “hanno Innestato nel Vietnam una mina
ecologica ad azione ritardata”.
Il Vietnam ha subito solo una parte minuscole del potenziale chimico
bellico statunitense, I tipi principali di tossine vengono preparati dal
Pentagono per una futura guerra chimica. Le loro scorte bastano per creare in
un istante una nuvola di gas micidiali su un intero continente. Circa la stessa
quantità di tossine può essere prodotta dagli stabilimenti chimici militari USA
nell’arco di un anno, I fabbricanti della morte aspettano solo il segnale, Per
comprendere la gravità del pericolo insito nell’impiego delle armi chimiche,
bisogna moltiplicare per migliaia di volte gli orrori sofferti dal Vietnam.
Pavel Akimov