sabato 21 settembre 2024

Autunno

 Autunno


Uomo di età viril di mosto tinto

Coronato di foglie, e varii frutti,

Mille augelli al suo piè si tien ridutti,

Coll’ uve in man di mille tralci cinto.

Alla gioia, e al piacer sembra sospinto,

Gli affanni da sua man sembran distrutti,

Crescon per esso i fiumicelli asciutti

In atto di danzar col crin discinto

Mille turbe diverse a lui d’intorno

Alzan le voci, e ognun l’ama e l’onora

Ei fa più breve, ma più dolce il giorno.

Il mondo tutto la sua possa adora ;

Invoca ognuno ansioso il suo ritorno,

Perchè egli sol sà unir Pomona, e Flore.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


domenica 14 luglio 2024

Dall'Eridano di Esiodo al Retrone vicentino



Dall'Eridano di Esiodo al Retrone vicentino:

Storia su un idronimo erratico" di Aurelio Peretti


"Dall'Eridano di Esiodo al Retrone vicentino: Storia su un idronimo erratico" di Aurelio Peretti, parte della collana "Biblioteca di studi antichi", è un'opera che esplora con rigore e profondità le trasformazioni di un idronimo attraverso i secoli, collegando l'antichità classica con la realtà locale della città di Vicenza. Peretti, studioso noto per la sua meticolosità e per il suo approccio interdisciplinare, ci guida attraverso un viaggio affascinante che fonde la filologia, la storia e la geografia.


Contenuto e Struttura

Il libro si apre con un'introduzione che contestualizza l'importanza degli idronimi nell'antichità, spiegando come questi nomi di fiumi e corsi d'acqua abbiano spesso assunto significati simbolici e mitologici nelle diverse culture. Peretti esamina poi l'Eridano, un idronimo che appare già in Esiodo e in altre opere della letteratura greca e latina, collegandolo a miti e leggende che spaziano da Fetonte a Eracle.


La narrazione si sviluppa attraverso un'analisi dettagliata delle fonti classiche, confrontando varianti testuali e interpretazioni storiche, per poi focalizzarsi sul percorso che l'idronimo ha compiuto fino ad arrivare al Retrone, fiume che attraversa Vicenza. Questa transizione dall'Eridano al Retrone non è solo un cambiamento di nome, ma rappresenta anche un processo di reinterpretazione culturale e locale del mito originario.


Approccio Interdisciplinare

Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Peretti è il suo approccio interdisciplinare. L'autore non si limita all'analisi filologica, ma integra studi di geografia storica, archeologia e antropologia culturale. Questo metodo permette di comprendere non solo l'evoluzione del nome del fiume, ma anche le trasformazioni del paesaggio culturale e naturale che lo circonda. Il lettore viene così introdotto a un panorama complesso e dinamico, dove i confini tra mito e realtà, passato e presente, si sfumano.


Contributo alla Ricerca

Il libro di Peretti rappresenta un contributo significativo alla ricerca sugli idronimi e sulla loro importanza nella costruzione delle identità locali. La minuziosa ricostruzione storica e l'attenzione alle fonti primarie rendono quest'opera un punto di riferimento per studiosi e appassionati di storia antica e medievale. Inoltre, l'interesse dell'autore per la dimensione locale vicentina offre uno spaccato unico sulle dinamiche culturali di una specifica area geografica, contribuendo a valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio.


Stile e Accessibilità

Lo stile di scrittura di Peretti è chiaro e preciso, adatto sia a un pubblico accademico che a lettori interessati alla storia e alla mitologia. Nonostante la complessità del tema trattato, l'autore riesce a mantenere un equilibrio tra rigore scientifico e leggibilità, rendendo il testo accessibile senza sacrificare la profondità dell'analisi.


Conclusione

"Dall'Eridano di Esiodo al Retrone vicentino: Storia su un idronimo erratico" è un'opera di grande valore che arricchisce la comprensione delle interconnessioni tra mito e realtà, mostrando come un semplice nome possa racchiudere una storia complessa e affascinante. Aurelio Peretti dimostra ancora una volta la sua capacità di coniugare ricerca rigorosa e narrazione coinvolgente, offrendo un libro che è al contempo un saggio accademico e una lettura piacevole e stimolante.


In sintesi, questo volume è un'aggiunta preziosa alla Biblioteca di studi antichi e un must per chiunque sia interessato alla storia dei nomi, alla mitologia e alla geografia storica.


lunedì 8 luglio 2024

Viandante giungessi a Sparta


dalla quarta di copertina

La memorialistica si è affermata nel corso dell’ultimo secolo come un fenomeno letterario, soprattutto in seguito alle guerre mondiali, che hanno coinvolto grandi masse di individui.

Questo volume rappresenta un tentativo di collocare il modo memorialistico nell’orizzonte della narrativa contemporanea, attraverso una riflessione teorica che compara la teoria letteraria di  Northrop Frye con la teoria storico-filosofica del mito, e attraverso lo studio di una specifica tradizione memorialistica: il racconto della campagna di Russia combattuta dall’esercito tedesco tra il 1941 e il 1945. Secondo la tesi di questo studio, nella memorialistica si combinano istanze storiche, antropologiche e ideologiche, dando vita a un modo letterario originale della contemporaneità, che rivela come il nostro rapporto con il modo mitico del raccontare sia  rimasto vivo e continui a costituire il principale mezzo della nostra auto-comprensione.


"Viandante, giungessi a Sparta... Il mondo memorialistico nella narrativa contemporanea," scritto da Gianluca Cinelli, è un'opera di grande rilevanza che esplora la dimensione memorialistica nella narrativa contemporanea. Cinelli, con un approccio critico e analitico, guida il lettore attraverso un viaggio affascinante nel modo in cui la memoria viene trattata e rappresentata nella letteratura moderna.


Il titolo stesso del libro, evocativo e poetico, richiama l'idea di un viaggio, non solo fisico ma anche interiore, verso la comprensione e la rielaborazione del passato. Cinelli analizza come diversi autori contemporanei utilizzino la memoria come strumento narrativo per affrontare temi complessi quali l'identità, il trauma e la storia personale e collettiva.

La memorialistica tende a porsi perciò come una paradossale forma

di mitopoiesi individuale e collettiva; il protagonista della memorialistica è un eroe singolo ma spersonalizzato, perché la sua avventura non dipende dalla sua estrazione sociale eccezionale, bensì è il destino collettivo della nazione, è la storia del suo popolo, in cui egli si trova invischiato e che deve assumere come proprio compito, volente o nolente, e assolverlo con i mezzi che ha a disposizione. L’eroe della memorialistica non è l’individuo eccezionale dell’epica antica, ma l’uomo comune; (pag. 17).


Uno degli aspetti più apprezzabili del libro è la sua struttura metodica e ben organizzata. Cinelli suddivide il suo studio in sezioni tematiche che permettono al lettore di comprendere gradualmente le diverse sfaccettature della memorialistica nella narrativa. Ogni capitolo è ricco di riferimenti a opere letterarie specifiche, analizzate con rigore accademico ma senza mai risultare pedante. Questo equilibrio tra profondità analitica e chiarezza espositiva rende il libro accessibile e interessante sia per gli studiosi di letteratura sia per i lettori appassionati.


Cinelli dimostra una padronanza notevole della teoria letteraria e della critica, riuscendo a contestualizzare le opere all'interno del panorama più ampio della letteratura contemporanea. La sua capacità di intrecciare analisi teorica e interpretazione testuale è uno dei punti di forza del libro, offrendo nuove prospettive e spunti di riflessione anche sui testi più noti.



La prosa di Cinelli è fluida e coinvolgente, rendendo la lettura del libro un'esperienza piacevole e stimolante. Le sue riflessioni sono sempre supportate da un solido impianto teorico, ma sono presentate in modo chiaro e accessibile. 


In conclusione, "Viandante, giungessi a Sparta... Il mondo memorialistico nella narrativa contemporanea" di Gianluca Cinelli è un'opera imprescindibile per chiunque sia interessato allo studio della memoria nella letteratura. Grazie alla competenza e alla passione dell'autore, il libro offre una visione approfondita e originale di un tema centrale nella narrativa moderna, arricchendo il dibattito critico e fornendo nuovi strumenti per l'interpretazione dei testi contemporanei.


il volgo di roma


 "Il volgo di Roma. Tradizioni e costumanze popolari," curato da Francesco Sabatini, è un'opera affascinante che esplora le tradizioni e le usanze della popolazione romana con un'attenzione particolare alla ricchezza culturale e storica della città eterna. Sabatini, un eminente linguista e accademico italiano, riesce a catturare l'essenza della vita quotidiana dei romani, offrendo un ritratto vivace e dettagliato delle loro abitudini, credenze e feste.


Il libro si distingue per la sua profondità di ricerca e per l'abilità di Sabatini nel presentare le informazioni in modo accessibile e coinvolgente. Attraverso un'attenta analisi delle fonti storiche e delle testimonianze orali, l'autore riesce a ricostruire un quadro completo e affascinante delle tradizioni popolari romane. Le descrizioni dei riti religiosi, delle celebrazioni festive e delle pratiche quotidiane sono ricche di dettagli e forniscono al lettore una comprensione profonda delle radici culturali della città.


Uno degli aspetti più interessanti del libro è la sua capacità di collegare le tradizioni popolari con la storia più ampia di Roma. Sabatini mostra come molte delle usanze attuali affondino le loro radici nell'antichità, rivelando continuità sorprendenti tra il passato e il presente. Questo approccio storico-culturale arricchisce l'opera e la rende una lettura preziosa per chiunque sia interessato alla storia e alla cultura di Roma.


Inoltre, la prosa di Sabatini è chiara e avvincente, rendendo il libro accessibile sia agli studiosi sia ai lettori non specialisti. La sua capacità di raccontare storie e aneddoti arricchisce il testo e lo rende ancora più piacevole da leggere.


In sintesi, "Il volgo di Roma. Tradizioni e costumanze popolari" è un'opera eccezionale che offre una finestra affascinante sulla vita quotidiana e le tradizioni della popolazione romana. Grazie alla competenza di Francesco Sabatini e alla sua capacità di rendere vivaci le tradizioni del passato, il libro è un contributo significativo alla conoscenza della cultura popolare romana e un piacere per chiunque ami la storia e le tradizioni di questa città unica.


venerdì 21 giugno 2024

Esta

 

Esta’


Matrona eccelsa di sembiante acceso

Di più spighe diverse coronata,

Di lumi ardenti, e in tutto è circondata

Di frumento or cadente, ed or sospeso.

A gran cure il pensier tien sempre inteso,

Fà crescere il calor dovunque guata,

Da gran stuol di formiche accompagnata,

Porta la falce in man col braccio teso.

Di mille insetti l’aria intorno é piena,

Tien la cicala stridolante in testa,

Sembra del par feroce, e insiem serena

Fà la gioia de’ cambi, ed è funesta

Ove si volge par, che il ciel balena

Premio, e tormento all’uom l’estade è questa.


Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841

domenica 9 giugno 2024

clero criminale - recensione

 



"Clero Criminale: L’onore della Chiesa e i Delitti degli Ecclesiastici nell’Italia della Controriforma" è un'opera straordinaria che getta luce su un aspetto oscuro e spesso trascurato della storia ecclesiastica italiana. Gli autori, con rigore accademico e una ricerca meticolosa, hanno esplorato il trattamento dei crimini comuni del clero nell'Italia del Cinquecento e Seicento, offrendo una narrazione dettagliata e ben documentata.

Il libro si distingue per l'approfondita analisi storica, che abbraccia un periodo cruciale per la Chiesa cattolica, dall'epoca pre-tridentina fino ai primi decenni del Seicento. Gli autori non si limitano a presentare casi isolati di criminalità clericale, ma indagano le coperture sistematiche offerte dagli alti ranghi della Chiesa, sia a livello locale che romano. Questo approccio permette di comprendere non solo i singoli episodi di malaffare, ma anche le dinamiche istituzionali che li rendevano possibili.

Uno degli aspetti più apprezzabili di "Clero Criminale" è l'ampio uso di fonti primarie, tra cui verbali delle visite pastorali, atti sinodali e relazioni triennali presentate al Papa dai vescovi italiani. Questi documenti non solo arricchiscono il testo, ma conferiscono una solida base alla narrazione, rendendo le conclusioni degli autori particolarmente convincenti.

La struttura del libro è ben organizzata, articolata in sezioni che coprono diversi periodi storici e tematiche specifiche, come i decreti tridentini e la vita disordinata di preti, frati e chierici. Ogni sezione è preceduta da una premessa che contestualizza i documenti presentati, facilitando la comprensione anche ai lettori meno esperti.

Inoltre, gli autori hanno avuto l'accortezza di tradurre in italiano i brani originariamente scritti in latino e di chiarire con note a piè di pagina il significato di termini ormai desueti. Questo rende il libro accessibile a un pubblico più ampio, includendo studenti universitari e appassionati di storia.

"Clero Criminale" non è solo un contributo significativo alla storiografia ecclesiastica, ma anche un'opera di grande valore civile, che invita a riflettere sul rapporto tra potere religioso e giustizia. La sua lettura è illuminante e stimolante, capace di suscitare interesse e dibattito. Senza dubbio, si tratta di un libro che merita di essere letto e discusso.


mercoledì 5 giugno 2024

Omero e Nausicaa e l'idillio mancato

 



**Recensione del libro "Omero. Nausicaa e l'idillio mancato" di Giorgio Ieranò**


"Omero. Nausicaa e l'idillio mancato" di Giorgio Ieranò, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino, è un'opera che esplora uno dei passaggi più affascinanti e delicati dell'Odissea di Omero: l'incontro tra Ulisse e Nausicaa. Con una prospettiva fresca e approfondita, Ieranò riesamina questo episodio classico, offrendo nuove interpretazioni e riflessioni sulla figura di Nausicaa e sul suo rapporto con l'eroe greco.


**Contenuto e Struttura**


Il libro è strutturato in modo da guidare il lettore attraverso un'analisi dettagliata dell'incontro tra Ulisse e Nausicaa, esaminando il contesto storico, culturale e letterario in cui si inserisce. Ieranò esplora le dinamiche dell'idillio mancato, ossia il potenziale non realizzato di una storia d'amore tra i due personaggi, e come questo mancato idillio contribuisce alla complessità narrativa dell'Odissea. L'autore analizza inoltre il ruolo di Nausicaa come figura femminile autonoma e forte, sfidando alcune delle interpretazioni tradizionali che la vedono semplicemente come una giovane principessa innamorata.


**Stile e Ricerca**


Giorgio Ieranò dimostra una profonda conoscenza del mondo classico e delle opere omeriche. Il suo stile è accessibile e coinvolgente, adatto sia agli studiosi che ai lettori appassionati di letteratura antica. La ricerca è accurata e ben documentata, supportata da un'ampia gamma di fonti classiche e moderne. Ieranò riesce a intrecciare abilmente il testo omerico con interpretazioni critiche e analisi contemporanee, rendendo il libro un contributo significativo agli studi classici.


**Impatto e Riflessioni**


"Omero. Nausicaa e l'idillio mancato" invita i lettori a riconsiderare il ruolo e l'importanza di Nausicaa all'interno dell'Odissea. Ieranò solleva questioni interessanti riguardo alle dinamiche di genere, alla rappresentazione della giovinezza e alla tensione tra destino e libero arbitrio nella narrativa epica. Il libro offre una nuova prospettiva su un episodio spesso trascurato, illuminando aspetti della personalità di Nausicaa e del suo incontro con Ulisse che arricchiscono la comprensione dell'opera omerica nel suo insieme.


**Conclusione**


In conclusione, "Omero. Nausicaa e l'idillio mancato" è un libro che merita attenzione per la sua capacità di rinnovare l'interesse e la comprensione di uno dei capolavori della letteratura antica. Giorgio Ieranò offre una lettura originale e stimolante dell'Odissea, invitando i lettori a esplorare nuove dimensioni della storia di Ulisse e Nausicaa. La sua analisi approfondita e il suo stile coinvolgente fanno di questo libro una lettura preziosa sia per gli studiosi dei classici che per gli appassionati di letteratura.



giovedì 21 marzo 2024

Primavera

 Primavera


Di fiori ornata una gentil donzella,

Col vago sguardo, e l’allegrezza in viso,

La rosa, l’amaranto, ed il narciso

Ornan la chioma sempre bionda, e bella.

Sul manco braccio tien la tortorella,

Tien lo sguardo alle stelle intento, e fiso,

Corre, ne par tener camin preciso,

L’usignuol la precede, o rondinella.

Nascon sotto a’suoi passi erbette, e fiori,

Sorride al suo venir l’alma natura

Mitigando del sole i gravi ardori.

Al mare, al fonte, al rio beltà procura,

Madre, e nutrice d’innocenti amori

Primavera de’ Dei sublime cura.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841


mercoledì 10 gennaio 2024

Morte

 Morte


Batte con passo egual qualunque porta,

Corre velocemente, e non s’affretta,

Della mano di Dio spesso è vendetta,

E i miseri talor strugge, e conforta.

Per tutto spïa cautamente accorta,

Rango, bella, saper non mai rispetta,

Tremenda giunge quando men si aspetta,

Immensi danni, e rari beni apporta.

Sorda, cruda, spietata, e senza legge,

In pace, e in guerra d’atterrar non resta,

tien soggetti dal pastore al regge.

Entra dovunque, e non è mai richiesta,

Il tutto annienta, e pur l’uom non corregge :

Necessaria, e fatal la morte è questa.



Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841