lunedì 14 settembre 2020

Il mio paese mi fa male

 

Il mio paese mi fa male


Il mio paese mi fa male per le sue vie affollate, 

Per i suoi ragazzi gettati sotto gli artigli delle aquile insanguinate,

Per i suoi soldati combattenti in vane sconfitte

E per il cielo di giugno sotto il sole bruciante.


Il mio paese mi fa male in questi empi anni, 

Per i giuramenti non mantenuti, 

Per il suo abbandono e per il destino, 

E per il grave fardello che grava i suoi passi.


Il mio paese mi fa male per tutti i suoi doppi giochi,

Per l’oceano aperto ai neri vascelli carichi,

Per i suoi marinai morti per placare gli dei,

Per i suoi legami troncati da una forbice troppo lieve.


Il mio paese mi fa male per tutti i suoi esilii, 

Per le sue prigioni troppo piene, per i suoi giovani morti,

Per i suoi prigionieri ammassati dietro il filo spinato, 

E tutti quelli che sono lontani e dispersi.


Il mio paese mi fa male con le sue città in fiamme,

Male contro i nemici e male con gli alleati,

Il mio paese mi fa male nel corpo e nell’anima,

Sotto i pesanti ferri dai quali è legato.


Il mio paese mi fa male con tutta la sua giovinezza 

Sotto bandiere straniere, gettata ai quattro venti, 

Perdendo il suo giovane sangue in rispetto al giuramento


Tradito da coloro che lo avevano fatto.


Il mio paese mi fa male con le sue fosse scavate,

Con i suoi fucili puntati alle reni dei fratelli,

E per coloro che contano fra le dita spregevoli.

Il prezzo dei rinnegati piuttosto che una più equa ricompensa.


Il mio paese mi fa male per la sua falsità da schiavi,

Con i suoi carnefici di ieri e con quelli di oggi

Mi fa male col sangue che scorre,

Il mio paese mi fa male. Quando riuscirà a guarire ?


18 Novembre 1944


Robert Brasillach, I poemi di Fresnes, Editrice Aurora, Caserta, 1977


giovedì 18 giugno 2020

copertina opuscolo Associazione di Amicizia Italia - Kampuchea - Cambogia


copertina rivista Satanico - il risveglio del diavolo - nr 1


copertina della rivista sovietica Ogonyok in occasione dei 70 anni di Stalin


copertina rivista Problems of tre peoples of the USSR - nr 26 1966


Documenti dell’antisemitismo nell’URSS




«Shelach et ami »
 Documenti dell’antisemitismo nell’URSS

edizioni della voce, roma, 1971

Dalla quarta di copertina:

« Gli ebrei sono tradizionalmente mercenari infidi, la loro religione è una feroce esaltazione della razza eletta, i loro riti si svolgono in modo antigienico e diffondono contagio, i rabbini fanno la borsa nera di cibi e di moneta». E ancora: « gli ebrei fanno parte di una congiura mondiale plutocratica, controllano nell’ombra il potere finanziario, tramano intrighi con l’appoggio dell’imperialismo e del militarismo, sono cittadini infidi ,,. Non stiamo citando brani dei manuali nazisti, ma documenti dell’antisemitismo sovietico.
In realtà l’antisemitismo si ripete nella sostanza anche se cambia veste e pretesti. In URSS, accanto al vecchio e tradizionale fondo antisemita popolare riabilitato e premiato, in odio a Israele, dalle autorità in questi ultimi anni, vi è un nuovo e più insidioso spirito antisemita, mascherato da antisionismo oppure da antigiudaismo. Distinzioni che non servono, peraltro, a celare gli effetti della campagna antisionista o antigiudaica e che sono pur sempre l’isolamento dei cittadini di origine ebraica, la diffusione del sospetto nei loro confronti (tanto più facile in quanto è già presente un tradizionale terreno antisemita), la discriminazione.
Questo libro raccoglie prove inedite e scarsamente conosciute dell’antisemitismo sovietico. Dai testi del famigerato T. Kornejevic Kicko — per la prima volta tradotti in italiano dall’ucraino — agli articoli della  Literaturnaja Gazeta» e della « Pravda », alle farneticazioni di Yuri Ivanov, un autentico fanatico razzista, alle vignette davvero eloquenti del « Krokodil ». Prove recentissime, a testimonianza del fatto che l’antisemitismo è una realtà di oggi, non un ricordo del passato. E accanto e contro questi documenti, altri documenti, lettere di ebrei russi che non si stancano di ripetere: « Shelach et amì », « lasciate che il nostro popolo vada », la coraggiosa ed inerme reazione delle vittime, la loro speranza di poter tornare in Israele.

cartina per arance anni 40

da pochi anni si è smesso di confezionare singolarmente le arance. ogni prodotto aveva la sua confezione. questa cartina risale agli anni '40, oggi è politicamente poco corretta.

copertina di Esoterica - anno 1 nr 3


copertina Airone - ottobre 1992 - erba delle streghe


parziale della copertina de la rivista del popolo d italia - luglio 1924 - disegno di Depero


Vignetta sulla guerra mondiale nel 1981


copertina del periodico Contro Informazione - maggio 1981


le dimissioni di Kossighin - civitas nov-dic 1980 - pag 75


martedì 16 giugno 2020

Tepee copertina del primo numero - sd anni 8


rivista dell'associazione Soconas incomindios
comitato di solidarietà con le lotte dei popoli nativi americani.

le messe nere e il fisco - profezia nr 6 - 1987


copertina rivista Magicamente - maggio 1995

mensile di esoterismo, astrologia, discipline integrative, scienza e cultura.

copertina Tempi Nuovi - edizione italiana - propaganda sovietica - aprile 1984


copertina rivista Isole di terra e di mare - aprile 1987


mappa degli schieramenti militari in germania durante la guerra fredda


concertina inserzione pubblicitaria anni 80


concertina  inserzione pubblicitaria anni 80

copertina World Defence Almanac 1986-87

1986 - 1987
Military technology
The balance of military power
World defence almanca

copertina della rivista OP nr 21-22 1978


rivista fondata e diretta da Mino Pecorelli, questo numero si occupava de "la gran loggia vaticana"

domenica 14 giugno 2020

quando il prezzo di copertina dei libri cambiava in base alla zona

Questo è il prezzo di copertina del libro
di Volfango Goethe, all'epoca esisteva la pessima abitudine di italianizzare i nomi,
Torquato Tasso, edizione Paravia, anno 1924, prezzo (in Torino) Lire 5, prezzo (fuori Torino) lire 5,25.

mercoledì 10 giugno 2020

mercoledì 3 giugno 2020

lunedì 25 maggio 2020

copertina Lambro - Hobbit di Giuseppe Bessarione

La copertina del libro Lambro/Hobbit di Giuseppe Bessarione, la cultura giovanile di destra, in italia e in europa, Arcana editrice, 1979, Roma.
Giuseppe Bessarione è il nome che veniva utilizzato in italia durante la seconda guerra mondiale per parlare di Stalin.
Nel leggere questo libro viene da domandarsi come sia possibile che il termine destra venga utilizzato per definire la destra attuale che quella degli anni '80.

Copertina del libro Magia di Folco Quilici


E così avviene per l’informazione


L’ABISSO DEL SENSO

E così avviene per l’informazione.
Qualunque sia il suo contenuto, politico, pedagogico, culturale, lo scopo è sempre quello di immettere del Senso, di mantenere le masse sotto il senso. Imperativo di produzione di senso che si traduce nell’imperativo rinnovato senza sosta di moralizzazione dell’informazione: informare meglio, socializzare meglio, elevare il livello culturale delle masse, ecc. Boiate: le masse resistono scandalosamente all’imperativo della comunicazione razionale. Si dà loro del senso, esse non vogliono che spettacolo. Nessuno sforzo ha mai potuto convertirle alla serietà del codice. Si danno loro messaggi, esse non vogliono che segni, idolatrano il gioco dei segni e degli stereotipi, idolatrano tutti i contenuti, purché si risolvano in una sequenza spettacolare. Ciò che rigettano è la « dialettica » del senso. E non serve dichiarare che sono mistificate.

da
Jean Baudrillard
All’ombra delle maggioranze silenziose


Jean Baudrillard - All’ombra delle maggioranze silenziose


Jean Baudrillard
All’ombra delle maggioranze silenziose
Ovvero la more del sociale
Cappelli editore,  Bologna, 1985

Da pagina 7
Tutto l’ammasso caotico del sociale ruota attorno a questo referente spugnoso, a questa realtà opaca e traslucida a un tempo, a questo nulla: le masse Sfera di cristallo delle statistiche, le masse sono “traversate da correnti e da flussi” proprio come la materia e gli elementi naturali. O almeno è così che ce le rappresentano. Esse possono essere “magnetizzate” , il sociale le avvolge come un’elettricità statica, ma il più delle volte fanno appunto « massa », cioè assorbono tutta l’elettticità del sociale e del politico e la neutralizzano trattenendola. Non sono buone conduttrici né del politico nè del sociale e neppure buone conduttrici del senso in genere. Tutto le attraversa, tutto le calamita, ma tutto vi si diluisce senza lasciare traccia. E l’appello alle masse, in definitiva, non ha mai avuto risposta. Esse non irraggiano, al contrario assorbono tutto quanto si irraggia dalle costellazioni periferiche dello Stato, della Storia, della Cultura, del Senso. Sono l’inerzia, la potenza dell’inerzia, la potenza del neutro.

Pianeta copertina e controcopertina nr 43 - 1971


copertina e controcopertina della rivista Pianeta, fondata da Louis Pauwels, numero 43, novembre -dicembre 1971. La rivista può essere considerata la più famosa rappresentazione della new age.

copertina il concordato nella satira - Luigi rodelli


Antonino De Bono - Il Drago del lago Gerundio

Antonino De Bono - Il Drago del lago Gerundio

domenica 24 maggio 2020

SE LA RUSSIA DOMINASSE L’EUROPA

SE LA RUSSIA DOMINASSE L’EUROPA

Quando distesa sull’Europa intera
Avrà la Russia una crudel possanza,
Vi sparirà la gioia e la speranza;
Né più trovar potrassi anima altera:

Ed ogni fronte diverrà severa,
E non più gioia di convito e danza;
E il poco ben, ch’a tanti mali avanza,
Fuggendo, Europa non sarà qual era:

E più nell’uomo non saranno affetti;
Ma sarà pieno il mondo in ogni loco
Di paure, di frodi e di sospetti.

E quanto avvenga a quel ch’io dico è poco:
Alcun non vi sarà che si diletti;
E le sventure altrui fian prese a gioco.

 Giambattista Niccolini (1782-1861)