Crudeltà
Donna tinta di sangue il volto, e il manto
Succinta veste lacerata, e breve
Irata in dossa, lago al piè di pianto
Scorrer si mira, come oggetto lieve.
Spada infiammata alza di tanto in tanto,
Dagli urli, e dal clamor gioia riceve,
In ferreo vaso il proprio sangue beve,
Il flagello, e il furor si porta accanto.
Döunque mira cade l’uom distrutto,
Segna tremenda ognor sanguigne l’orme,
La seguono il dolor, la tema, il lutto.
Cadono a piedi suoi diverse Torme,
Ecco la Crudeltà, che atterra il tutto ;
E fra i spenti da lei tranquilla dorme.
Andrea Salomone, Mitologia iconologica, 1841