Così gli archeologi digitalizzano libri rari e documenti antichi
FRANCESCA PARISINI
GIOVEDÌ, 26 MAGGIO 2011 LA REPUBBLICA - Bologna
Il progetto della Fondazione Carisbo per una biblioteca on line da realizzare con una macchina ideata dal Centro Templa che può scansionare 2400 pagine all´ora
Con la macchina capace di scansionare 2400 pagine all´ora è iniziata l´era industriale della digitalizzazione dei libri. Si chiama Genus Bononiae Network il progetto, al momento sperimentale, presentato ieri nella biblioteca di San Giorgio in Poggiale dal presidente della Fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco. La biblioteca, che fa parte del percorso del Museo della città, ospita infatti una delle rare macchine capaci di scansionare a grande velocità volumi e documenti; per intenderci, qualcosa di simile è utilizzato da Google per il suo progetto di biblioteca digitale.
Ma, avverte Antonio Gottarelli, direttore del Centro Templa dell´Università di Bologna, «tra la scansione e la leggibilità su computer dei volumi ci sono molti passaggi in mezzo». Ci hanno pensato, allora, gli archeologi. Templa, infatti, è il centro di ricerca per le tecnologie multimediali applicate all´archeologia che ha messo a punto il software che permette di consultare libri e documenti antichi (ma non solo) come se si potesse sfogliarli in biblioteca.
Forte anche di questo software, il progetto della Fondazione Carisbo punta alla digitalizzazione di libri e documenti sulla storia di Bologna dalla fine del primo millennio all´inizio del terzo. Al momento sono 300 i volumi già digitalizzati, perlopiù appartenenti alla stessa biblioteca di San Giorgio in Poggiale. Ma grazie ad accordi con le altre biblioteche cittadine (già coinvolte quelle universitarie e l´Archiginnasio) e con centri di documentazione europei (per la digitalizzazione anche di fotografie, spartiti musicali e molto altro ancora) si punta a rendere fruibile in questo modo una media di 15mila volumi all´anno. L´industrializzazione della bibliografia digitale, appunto, sarà fruibile grazie a questo software (non grazie a un ambiente Internet, quindi) e scaricabile gratuitamente sul sito www. genusbononiae. it.
«Di biblioteche ed archivi digitali ve ne sono molti in Italia e in Europa - spiega Armando Torno, giornalista, bibliofilo e testimoniale dell´operazione - ma con la digitalizzazione di tutte le biblioteche cittadine, sotto l´egida di Genius Bononiae, è un´intera città a rendersi consultabile grazie alle tecnologie digitali, con tutto il suo patrimonio librario e tutta la sua storia».
«Fino a qualche tempo fa - conclude Torno - le biblioteche avevano il compito di conservare, ora devo mostrare ciò che hanno conservato fino ad oggi». I volumi già indicizzati vanno dalla vita di Ulisse Aldrovandi, scritta da lui medesimo, alle raccolte di poesie di Carducci e Pascoli, dal volume cinquecentesco di Gaspare Tagliacozzi, il prozio della chirurgia estetica, agli scritti di Marcello Malpighi. Infine, sono stati scansionati tutti i manoscritti di Leonardo da Vinci ed una biblioteca di opere a lui dedicate.