l’Unità 26.8.09
A Cortona quaranta volumi che furono proibiti tra il 1500 e il 1900, Eretici sovversivi o «soltanto» indecenti
di Valeria Trigo
Cortonantiquaria è dedicata agli appassionati dell’antico e dell’antiquariato. Propone pezzi rari selezionati da specialisti, oltre 1000 pezzi importanti di vario genere e piccoli oggetti da collezione. Tra le curiosità, le litofanie di note manifatture europee, una conchiglia tibetana dei primi dell’Ottocento, un filo di perle di 1 metro Gli italiani I nomi di alcuni finiti all'Indice: Vittorio Alfieri, Pietro Aretino, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo e Pietro Verri
Eresia, sommossa, indecenza. Queste sono le tre grandi accuse che hanno condotto libri (e spesso autori) al rogo, alla soppressione o alla mutilazione. Un’ovvia ironia storica ha in realtà assicurato l’immortalità a questi testi, gli strumenti di repressione (liste e denunce) trasformatisi in pubblicità di opere da possedere.
Molti studi e mostre hanno raccontato la storia della censura libraria. Ora a questi si aggiunge I libri proibiti, che espone fino al 6 settembre, nell’ambito di CortonaAntiquaria, quaranta libri che sono stati oggetto di censura dal 1500 al 1900 provenienti dalla libreria antiquaria di Londra Quartich e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Libri che furono soppressi o nascosti, dei quali l’esposizione narra le storie a tratti curiose, sempre scandalose, violente, buffe.
Tra le proposte: un viaggio tra le «colonne d’Ercole» del pensiero superate da Bacone, la prima biografia di Hobbes che bruciò alcune delle proprie carte per difendere il resto della sua opera, l’eretico alchimista Barnaud che elencò in un novello Satyricon «l’esatto numero» di prostitute, eunuchi, figli illegittimi e servi al seguito degli ecclesiastici di ogni diocesi della Francia del Cinquecento e venne perseguito per l’esattezza delle sue informazioni; e ancora un censore che scrive nel Seicento una apologia dell’attività repressiva, Machiavelli e i suoi eredi, le meravigliose anatomie rinascimentali, frutto proibito della pratica «immonda» della dissezione, un «empio» Corano inglese del Seicento, Hume, Voltaire e i philosophes negatori di miracoli e autorità, adattamenti attenuati dell’Ars amatoria di Ovidio, Ludovico Muratori che supera la censura ecclesiastica ma viene fermato da quella civile, la secolare semiclandestinità del Manifesto di Marx ed Engels,
Strutturata per temi, la mostra tocca episodi di censura «illustre», quella ecclesiastica o governativa della prima età moderna. Il percorso suggerisce i nessi tra produzione erotica e sedizione politica, traccia lo sforzo di emancipazione della scienza e del pensiero dal dogma, propone «finestre» su episodi di censura colti sull’atto, mostra come una lettura antologica dell’Index librorum prohibitorum diventi quasi l’indice di un qualunque moderno manuale del pensiero occidentale, con gli stessi protagonisti: Galileo, Campanella, Copernico o Darwin solo per citare alcuni esempi, ma anche Dante, Boccaccio, o la stessa Bibbia.
Ci sono, nella rassegna, anche esempi di autocensura, libri occultati per decenni dagli stessi autori, si osserverà la dialettica sette-ottocentesca tutta italiana tra pensatori cattolici «liberi» e ortodossia dei ranghi ecclesiastici, e si proporranno documenti vicinissimi ai nostri tempi, come quelli provenienti dal Fondo Perestrojka e dalla collezione di materiali di Piazza Tiananmen della Fondazione Feltrinelli.
A Cortona quaranta volumi che furono proibiti tra il 1500 e il 1900, Eretici sovversivi o «soltanto» indecenti
di Valeria Trigo
Cortonantiquaria è dedicata agli appassionati dell’antico e dell’antiquariato. Propone pezzi rari selezionati da specialisti, oltre 1000 pezzi importanti di vario genere e piccoli oggetti da collezione. Tra le curiosità, le litofanie di note manifatture europee, una conchiglia tibetana dei primi dell’Ottocento, un filo di perle di 1 metro Gli italiani I nomi di alcuni finiti all'Indice: Vittorio Alfieri, Pietro Aretino, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo e Pietro Verri
Eresia, sommossa, indecenza. Queste sono le tre grandi accuse che hanno condotto libri (e spesso autori) al rogo, alla soppressione o alla mutilazione. Un’ovvia ironia storica ha in realtà assicurato l’immortalità a questi testi, gli strumenti di repressione (liste e denunce) trasformatisi in pubblicità di opere da possedere.
Molti studi e mostre hanno raccontato la storia della censura libraria. Ora a questi si aggiunge I libri proibiti, che espone fino al 6 settembre, nell’ambito di CortonaAntiquaria, quaranta libri che sono stati oggetto di censura dal 1500 al 1900 provenienti dalla libreria antiquaria di Londra Quartich e dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Libri che furono soppressi o nascosti, dei quali l’esposizione narra le storie a tratti curiose, sempre scandalose, violente, buffe.
Tra le proposte: un viaggio tra le «colonne d’Ercole» del pensiero superate da Bacone, la prima biografia di Hobbes che bruciò alcune delle proprie carte per difendere il resto della sua opera, l’eretico alchimista Barnaud che elencò in un novello Satyricon «l’esatto numero» di prostitute, eunuchi, figli illegittimi e servi al seguito degli ecclesiastici di ogni diocesi della Francia del Cinquecento e venne perseguito per l’esattezza delle sue informazioni; e ancora un censore che scrive nel Seicento una apologia dell’attività repressiva, Machiavelli e i suoi eredi, le meravigliose anatomie rinascimentali, frutto proibito della pratica «immonda» della dissezione, un «empio» Corano inglese del Seicento, Hume, Voltaire e i philosophes negatori di miracoli e autorità, adattamenti attenuati dell’Ars amatoria di Ovidio, Ludovico Muratori che supera la censura ecclesiastica ma viene fermato da quella civile, la secolare semiclandestinità del Manifesto di Marx ed Engels,
Strutturata per temi, la mostra tocca episodi di censura «illustre», quella ecclesiastica o governativa della prima età moderna. Il percorso suggerisce i nessi tra produzione erotica e sedizione politica, traccia lo sforzo di emancipazione della scienza e del pensiero dal dogma, propone «finestre» su episodi di censura colti sull’atto, mostra come una lettura antologica dell’Index librorum prohibitorum diventi quasi l’indice di un qualunque moderno manuale del pensiero occidentale, con gli stessi protagonisti: Galileo, Campanella, Copernico o Darwin solo per citare alcuni esempi, ma anche Dante, Boccaccio, o la stessa Bibbia.
Ci sono, nella rassegna, anche esempi di autocensura, libri occultati per decenni dagli stessi autori, si osserverà la dialettica sette-ottocentesca tutta italiana tra pensatori cattolici «liberi» e ortodossia dei ranghi ecclesiastici, e si proporranno documenti vicinissimi ai nostri tempi, come quelli provenienti dal Fondo Perestrojka e dalla collezione di materiali di Piazza Tiananmen della Fondazione Feltrinelli.