Rovine e macerie
Il senso del tempo
Marc Augè
Bollati Boringhieri, Torino, 2004
Attraverso un percorso sinuoso tra diversi siti del mondo, dall'Acropoli di Atene al Muro di Berlino, passando per diverse opere letterarie o cinematografiche e qualche ricordo, l'autore sviluppa un'intuizione che riguarda il senso del tempo e la coscienza della storia. La vista delle rovine ci fa intuire l'esistenza di un tempo che non è quello di cui parlano i manuali di storia o che i restauri cercano di resuscitare. È un tempo puro, non databile, assente dal nostro mondo d'immagini, di simulacri e di ricostruzioni; dal nostro mondo violento che produce solo macerie: macerie che non hanno più il tempo di diventare rovine. Un tempo perduto che capita all'arte di ritrovare.
Un affascinante percorso che attraversa vari siti del mondo - Dalla Costa d'Avorio alla Cambogia, dellA'cropoli di Atene al muro di Berlino -, alcune opere letterarie e cinematografiche e qualche ricordo, Marc Augé riflette sul tempo, sulla sua percezione, sulla sua fragile e subitanea realtà, le sue diverse profondità. insieme, ripensa al mestiere di antropologo, a ciò che esso gli ha insegnato, alle considerazioni che gli ispira e alle nuove domande che oggi gli pone.
… L'inventario delle Rovine non è un fine in sé ,,,
l'umanità non è in rovina, è in cantiere. appartiene ancora alla storia.
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In Costa d'Avorio mi attardai in casa di alcuni “profeti” che pretendeva di lottare contro gli stregoni e al tempo stesso di guarire i corpi sofferenti, di evocare tempi nuovi e di adattare i miti cristiani;
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Freud e sull'Acropoli gli viene un pensiero singolare: “ Dunque tutto questo esiste veramente, proprio come l'abbiamo imparato a scuola? ! "