Joseph Ratzinger e Mario Bergoglio: la guerra civile in Italia nelle encicliche Spe Salvi, Caritas in Veritate e Lumen Fidei (La Teoria della Filosofia Aperta Volume 4), Libro di Claudio Simeoni - - Storia e filosofia - ilmiolibro.it:
L'analisi delle encicliche Spe Salvi, Caritas in Veritate e Lumen Fidei secondo i principi della Religione Pagana e della società democratica. Joseph Ratzinger e Mario Bergoglio, capi di una monarchia assoluta in nome del dio padrone e creatore, tendono a ricostruire la monarchia assoluta in Italia in presenza di una Costituzione Democratica: le loro strategie di intervento nella società civile.
domenica 7 settembre 2014
domenica 31 agosto 2014
La Stregoneria raccontata dagli Stregoni, Libro di Claudio Simeoni - - Religione - ilmiolibro.it
La Stregoneria raccontata dagli Stregoni, Libro di Claudio Simeoni - - Religione - ilmiolibro.it:
I dibattiti pubblici sul Crogiolo dello Stregone
La Stregoneria è stata presentata in 20 dibattiti pubblici e discussa in conferenza. Le tracce di questi 20 dibattiti sono diventate questo libro che si propone di mettere in discussione i principi del divenire dell'uomo nella società dimostrando la malvagità dell'assolutismo cristiano che ha lo scopo di trasformare l'uomo in un oggetto di possesso del suo dio padrone o della monarchia assoluta. La Stregoneria è l'arte dell'abitare il mondo sviluppata in questi 20 dibattiti.
I dibattiti pubblici sul Crogiolo dello Stregone
La Stregoneria è stata presentata in 20 dibattiti pubblici e discussa in conferenza. Le tracce di questi 20 dibattiti sono diventate questo libro che si propone di mettere in discussione i principi del divenire dell'uomo nella società dimostrando la malvagità dell'assolutismo cristiano che ha lo scopo di trasformare l'uomo in un oggetto di possesso del suo dio padrone o della monarchia assoluta. La Stregoneria è l'arte dell'abitare il mondo sviluppata in questi 20 dibattiti.
Fabrizio Giorgio. – Roma Renovata Resurgat. Il Tradizionalismo Romano tra Ottocento e Novecento
Fabrizio Giorgio. – Roma Renovata Resurgat. Il Tradizionalismo Romano tra Ottocento e Novecento.
Due volumi. L'8 novembre del 392 l'imperatore Teodosio I emanò un editto che mutò il corso della storia dell'Occidente romano: con esso veniva definitivamente vietata ogni manifestazione, sia pubblica che privata, del culto pagano. Era l'epilogo di una lunga lotta che aveva visto contrapporsi, per più di due secoli e mezzo, gli adepti della nuova religione venuta dall'Oriente e i seguaci dei culti Tradizionali romani. Inizia dopo questa data un'altra storia del paganesimo, una storia poco conosciuta e, sino a non molti anni fa, poco indagata dagli studiosi: quella della trasmissione occulta dei culti aviti e dell'antica sapienza. La sopravvivenza in determinati ambienti iniziatici del bagaglio sapienziale romano, sia quello di carattere più propriamente religioso, sia quello riguardante alcuni aspetti fondamentali della più arcaica storia della Penisola, rappresenta uno degli aspetti più enigmatici e al contempo più affascinanti della storia d'Italia. Questo libro si prefigge come obiettivo di analizzare una corrente culturale che alle soglie del ventesimo secolo testimoniò il persistere di questa Tradizione millenaria.
Pp. 638+XVI. Sigillo, 2010. Euro 45,00
Il proiettile di carta. l'uso dei simboli nella propaganda del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana
Bruna Pompei
Il proiettile di carta. l'uso dei simboli nella propaganda del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana.
Illustrato. Prefazione di Claudio Bonvecchio. Come le grandi religioni, il fascismo e la sua estrema propaggine - la RSI -, ha i suoi miti, i suoi simboli, le sue immagini (...). Dove andare a rintracciarli è impresa semplice. Ce li offre, così come li aveva offerti allla gente del suo tempo, la propaganda che si servì di un'infinità di mezzi disparati e che, è bene ricordarlo, per la prima volta divenne oggetto di tale attenzione da far si che nascessero strutture di Stato deputate allo scopo.
Pp. 172, moltissime illustrazioni a colori. Settimo Sigillo, 2004. Euro 25,00
Il proiettile di carta. l'uso dei simboli nella propaganda del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana.
Illustrato. Prefazione di Claudio Bonvecchio. Come le grandi religioni, il fascismo e la sua estrema propaggine - la RSI -, ha i suoi miti, i suoi simboli, le sue immagini (...). Dove andare a rintracciarli è impresa semplice. Ce li offre, così come li aveva offerti allla gente del suo tempo, la propaganda che si servì di un'infinità di mezzi disparati e che, è bene ricordarlo, per la prima volta divenne oggetto di tale attenzione da far si che nascessero strutture di Stato deputate allo scopo.
Pp. 172, moltissime illustrazioni a colori. Settimo Sigillo, 2004. Euro 25,00
domenica 17 agosto 2014
Aforismi romani
da "Il giornale di Vicenza":
il libro può essere richiesto all'autore scrivendo a: antoniobaronroma@gmail.com
il libro può essere richiesto all'autore scrivendo a: antoniobaronroma@gmail.com
domenica 6 luglio 2014
lunedì 9 giugno 2014
Ipazia, filosofa e scienziata martirizzata dal fanatismo
Ipazia, filosofa e scienziata martirizzata dal fanatismo - Corriere.it:
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Un gruppo di monaci cristiani la sorprende, la tira giù dal mezzo, la trascina fino a una chiesa, fa del suo corpo macelleria, uccidendola con bastoni e cocci e poi smembrandola. Infine quegli stessi uomini, sulla carta di fede, prendono i miseri resti sanguinolenti e li bruciano per cancellare ogni traccia. È la sorte toccata a Ipazia, la filosofa e scienziata vissuta tra il IV e il V secolo.
IpaziaIpazia
Il suo caso costituisce uno dei più efferati femminicidi di matrice cristiana della storia. La vicenda è raccontata da Gemma Beretta in Ipazia d’Alessandria (Editori Riuniti/University Press, pp. 320, e 20). Questo bel libro è una scrupolosa ricostruzione storica della vita e delle idee della martire del paganesimo e della libertà di pensiero, supportata da un uso approfondito delle fonti antiche.
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Un gruppo di monaci cristiani la sorprende, la tira giù dal mezzo, la trascina fino a una chiesa, fa del suo corpo macelleria, uccidendola con bastoni e cocci e poi smembrandola. Infine quegli stessi uomini, sulla carta di fede, prendono i miseri resti sanguinolenti e li bruciano per cancellare ogni traccia. È la sorte toccata a Ipazia, la filosofa e scienziata vissuta tra il IV e il V secolo.
IpaziaIpazia
Il suo caso costituisce uno dei più efferati femminicidi di matrice cristiana della storia. La vicenda è raccontata da Gemma Beretta in Ipazia d’Alessandria (Editori Riuniti/University Press, pp. 320, e 20). Questo bel libro è una scrupolosa ricostruzione storica della vita e delle idee della martire del paganesimo e della libertà di pensiero, supportata da un uso approfondito delle fonti antiche.
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domenica 27 aprile 2014
Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare dalle religioni antiche
Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare dalle religioni antiche
M. BETTINI, Il Mulino
«Se si parte dal principio che gli dèi sono molti viene meno il motivo per affermare che quelli degli altri sono falsi dèi o demoni… All’interno delle nostre società, l’adozione di alcuni quadri mentali propri del politeismo ridurrebbe senz’altro il tasso di conflittualità fra le diverse religioni monoteistiche e le loro interne suddivisioni»
Duemila anni di monoteismo ci hanno abituato a ritenere che Dio non possa essere se non unico, esclusivo, vero. Al contrario, il politeismo antico prevedeva la possibilità di far corrispondere fra loro dèi e dèe appartenenti a culture diverse (la greca Artemis alla romana Diana, l’egizia Isis alla greca Athena), ovvero di accogliere nel proprio pantheon divinità straniere. Questa disposizione all’apertura ha fatto sì che il mondo antico non abbia conosciuto quella violenza a carattere religioso che invece ha insanguinato, e spesso ancora insanguina, le culture monoteiste. È possibile attingere oggi alle risorse del politeismo per rendere più agevoli e sereni i rapporti fra le varie religioni?
«La traduzione delle divinità costituiva dunque una sorta di strumento a raggiera, un sestante utilizzato a trecentosessanta gradi per orientarsi all’interno dell’universo religioso altrui e per definire i rapporti che il “nostro” sistema religioso aveva con esso. E questo anche al di là dell’intensità dei rapporti economici, politici, commerciali, artistici e così via, attivi fra i popoli in questione. Il fatto è che, come vedremo meglio più avanti, la traduzione degli dèi e delle dèe costituiva non solo un punto di arrivo nei rapporti fra culture, ma anche un punto di partenza» (p. 53);
sabato 1 marzo 2014
L’arte della cavalleria. Il manuale del comandante della cavalleria
Senofonte. – L’arte della cavalleria. Il manuale del comandante della cavalleria. L'arte della cavalleria (Peri' Hippike's) e Il manuale del comandante della cavalleria (Hipparchiko's), scritti dal greco Senofonte attorno al 370 a.C., costituiscono i più antichi trattati sull'equitazione oggi esistenti. L'autore dell'indimenticabile Anabasi, l'epica ritirata dei Diecimila, si avvale della sua esperienza di letterato, di avventuriero e di uomo d'armi per analizzare nei dettagli i requisiti e le virtù ideali del cavallo da guerra, l'armamento, l'equipaggiamento, l'addestramento e le tecniche d'impiego dei reparti, nonché i doveri e le astuzie che devono guidare il buon comandante di cavalleria. I due trattati vengono tradotti e riproposti insieme, con il testo greco a fronte, per consentire di ricostruire con precisione un aspetto importante dell'arte bellica antica, da cui trassero insegnamento e ispirazione tutte le culture guerriere dell'occidente eredi della civiltà greca. I due testi vengono preceduti da un'ampia e dettagliata introduzione che descrive la storia, l'equipaggiamento e l'impiego della cavalleria greca dalle origini fino all'epopea di Alessandro il Grande, con decine di illustrazioni originali in bianco e nero e 8 tavole a colori. Pp. 138, alcune ill. Il Cerchio, 2007. Euro 16,00
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